domenica 9 maggio 2010

la vita agra



giovedì 20 maggio 2010 ore 20.45
presso la Sala Civica “Morelli”
Piazza della Repubblica – Calcinato (BS)

proiezione del film

LA VITA AGRA
di C.Lizzani

LUCIANO BIANCIARDI e “LA VITA AGRA”
Luciano Bianciardi (1922-1971). Scrittore e saggista grossetano, contribuisce ai creativi fermenti socioculturali del dopoguerra. La sua opera narrativa è caratterizzata dalla ribellione verso l’establishment culturale e da un'attenta analisi dei costumi sociali dell'Italia del boom economico. Dopo un periodo di oblio, la biografia scritta nel 1993 da Pino Corrias, “Vita agra di un anarchico”, ne ha riportato in auge l'opera, notevole per la qualità della scrittura e l'attualissima vena antimoderna. Scriverà nella sua ultima opera sulle Cinque Giornate di Milano:“Una rivoluzione, perché sia vera non deve smettere mai, e se viene meno, se un nuovo ordine è imposto, bisogna ricominciarla da capo, quella rivoluzione”.
Il romanzo. Il protagonista lascia la provincia, e con essa la moglie e la figlia, per andare a Milano con l'intento di vendicare i minatori morti in un incidente sul lavoro: il riferimento è alla miniera di Ribolla (Grosseto), in cui morirono 43 lavoratori nel 1954. Finirà completamente assorbito e metabolizzato dalla società che voleva distruggere.
Il film è del 1964, è diretto da Carlo Lizzani e interpretato da Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli.

sabato 8 maggio 2010

il signor G.


SABATO 8 MAGGIO 2010 dalle ore 20.45
presso il CENTRO CIVICO
Piazza Preistoria - Ponte San Marco (BS)

Una serata con
le immagini, i testi e le canzoni del “Signor G.”

Proiezione di filmati tratti
dagli spettacoli di
teatro-canzone

Letture di testi a cura di
Carlo Rossi e Elena Zaglio

Canzoni eseguite dal vivo da:
Francesca Carleschi (voce)
Paolo Rocca (chitarra)
Francesco Scamporino (basso)

“Si sta diffondendo una nuova morale che consiste nel prendere più che altro in considerazione i doveri degli altri verso di noi. Diventa morale tutto ciò che ci conviene. Praticamente un affare.”

“Basterebbe invece essere certi solo di ciò che viviamo direttamente. Rendersi conto che l’uomo più mediocre diventa geniale se guarda il mondo coi propri occhi. Basterebbe abbandonare il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l’audacia di frequentare il futuro con gioia. Perché la spinta utopistica non è accorata o piangente. La spinta utopistica non ha memoria e non si cura di dolorose attese. La spinta utopistica è subito. Qui e ora.”